Attilio Carreri
(Buenos Aires, 5 aprile 1918 – Genova, 1990)
Nel dopoguerra frequenta l’Accademia Ligustica di Genova.
La sua ricerca pittorica è volta inizialmente verso studi cubo futuristi e verso il rapporto luce – colore nel corso del quale persegue una sorta di frantumazione del veduto ed un’accurata analisi del dinamismo del colore attraverso lo spettro luminoso raggiungendo, con notevole successo, un astrattismo di marca costruttivista.
Attento alle fenomenologie strutturali dello spazio si è impegnato nel dibattito neo-formale dei primi anni Sessanta.
Tra il 1950 e il 1955 sperimenta una pittura basata su rapporti spaziali.
Si orienta verso ricerche di carattere grafico e dopo il 1955 inizia un intenso periodo di produttività artistica.
Nel 1961 espone a Genova presso la Galleria San Matteo e sempre nello stesso anno alla Società
delle Belle Arti. In seguito, inizia ad insegnare all’Accademia Ligustica.
Nel 1964 espone a Genova presso la Galleria La Polena; nel 1965 a Genova presso la Galleria La
Palma e a Palermo presso la Galleria Il Chiodo; nel 1966 a Varazze presso la Galleria Orizzonte.
In occasione della personale alla Galleria San Matteo nel 1961 conosce Gianni Stirone dando avvio ad un periodo di collaborazione.
Fonda nel 1963 insieme a Giancarlo Bargoni, Arnaldo Esposto, Riccardo Guarneri e Gianni Stirone il Gruppo Tempo 3.
Nel 1964 ha un importante riconoscimento al premio Silvestro Lega di Modigliana.
Tra le altre mostre si ricordano: Galleria Rotta a Genova nel 1974; Pittura Ligure in Germania, Goethe Institut a Genova nel 1977; Astrattismo in Italia nella raccolta Cernuschi Ghiringhelli, Museo di Villa Croce a Genova nel 1985.