Giancarlo Bargoni
(Genova, 1 settembre 1936)

Inizia la carriera d’artista con una pittura di ambito naturalistico – espressionista.
Verso la fine degli anni ’50 si dedica allo studio della forma nelle sue possibilità di espressione, avvicinandosi all’informale per un breve periodo, durante il 1958. I maestri preferiti sono Fautrier, Wols e la pittura astratta del secondo dopoguerra. Legge diversi libri di filosofia esistenzialista e ha interesse per la cultura zen.
Nel 1958 e nel 1961 espone a Genova presso la Galleria San Matteo, mentre nel 1959, 1960 e 1961 espone a Firenze presso la Galleria Numero.
In Bargoni “la costruzione dello spazio avviene con una metodica distribuzione di dati serialistici
formali, posti nell’uniformità spaziale in dialettica opposizione attraverso una progressiva estensione cromoluministica. Il colore assume entità tridimensionale. Il succedersi dei ritmi, col passare ad un’altra dimensione immette un nuovo fattore, la luce, che funge da elemento aleatorio e sensibile.”
Fonda nel 1963 insieme ad Attilio Carreri, Arnaldo Esposto, Riccardo Guarneri e Gianni Stirone il Gruppo Tempo 3.
Le sue opere sono acquisite dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e dal Museo
Sperimentale di Arte Moderna di Torino. Ottiene la cattedra di Pittura presso il Liceo Artistico
Barabino di Genova.
Dopo un periodo di ricerca sulla struttura geometrica dello spazio pittorico e uno successivo nell’area della pittura analitica, la sua ricerca si concentra sulla tecnica ad olio e nell’ambito dell’espressionismo informale. Dal 1980 partecipa a mostre e fiere sia in Italia che in Europa.
Nel 1986 partecipa alla IX Quadriennale di Roma.
Dagli anni ’90 apre delle stabili collaborazioni con alcune gallerie, come Galerie Protée di Parigi e Toulouse.