Piero Dorazio

(Roma, 29 giugno 1927 – Perugia, 17 maggio 2005)

Piero Dorazio

Maestro dell’astrattismo italiano, effettua studi classici e si iscrive ad Archiettura. Nel primo dopoguerra frequenta lo studio di Guttuso insieme a Guerrini e Perilli. Nel 1947 aderisce al Gruppo “Forma 1” costituito da Accardi, Attardi, Consagra, Guerrini, Perilli, Sanfilippo, Turcato. Il comune denominatore di “Forma 1” consisteva nella teoria che realismo e astrattismo potessero avere tra loro una mediazione grazie a immagini concrete di forma-colore.

Nel 1950 insieme agli amici artisti Guerrini e Perilli apre in via del Babuino a Roma la Galleria-libreria “L’Age D’Or” fondendosi l’anno successivo nel gruppo “Origine” di Ballocco, Burri, Capogrossi, Colla, pubblicando la rivista “Arti Visive”.

Nel 1953 compie un viaggio in America e conosce artisti come Mark Rothko, Jackson Pollock, Barnett Newman. Rimane affascinato dagli scritti di Kandinskij da cui prende alcune influenze artistiche. L’approccio ai canoni dell’arte astratta insieme allo studio percettivo della luce lo inducono alla composizioni di reticoli cromatici sovrapposti. Espone le sue opere alla Galleria del Cavallino nel 1955 e alla Galleria La Tartaruga a Roma nel 1957.

Dorazio compie molti viaggi all’estero soggiornando a Londra, Parigi, Praga, Berlino, Dusseldorf contribuendo ad affermarsi come artista di livello internazionale. Nel 1960 partecipa alla Biennale di Venezia e a Filadelfia fonda il dipartimento di belle arti presso la School of Fine Arts ricoprendo l’incarico di direttore fino al 1967. Nel 1961 partecipa all’attività del “Gruppo Zero” a Berlino con Heinz Mach, Otto Pine, Gunter Uecher e vince il “Premio Kandinskij” a Parigi.

In occasione di una sua esposizione nel 1966 instaura una collaborazione con Giuseppe Ungaretti da cui nascono un testo scritto dal poeta riguardo le sue opere pittoriche e una serie di litografie che Dorazio realizza per la raccolta “La Luce”del poeta. Nel 1970 cura la retrospettiva di Mark Rothko alla Biennale di Venezia.

Nel 1974 dopo aver avuto uno studio a Roma, Parigi, New York, Berlino si trasferisce a Todi in un eremo Camaldolese dedicandosi esclusivamente alla pittura. Nel 1979 ha luogo la sua prima retrospettiva in Francia, al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. La mostra viene successivamente presentata alla Albright-Knox Art Gallery di Buffalo e in numerosi musei degli Stati Uniti.

Nel 1986 riceve il Premio dell’Accademia di San Luca e nel 1988 presenta la sala personale alla Biennale di Venezia. Piero Dorazio muore a Perugia il 17 maggio 2005.